€ 25.00
160 pagine
Un’appassionata e accurata ricerca racconta le storie di pietra che legano Carrara e la Valle d’Aosta, seguendo le tracce dei tanti carrarini che dagli Anni ’20 attraversano il Nord Italia sulle tracce del marmo verde. La storia inizia nel 1922, quando Andrea Mascardi scorge dal treno, a tre chilometri da Chambave, un blocco di pietra blu-verde. Pochi giorni dopo torna sul luogo dell’avvistamento, munito di punta e mazzuolo, e scopre trattarsi proprio di marmo verde. Ha così inizio l’immigrazione dalla Toscana di cavatori professionisti, in una storia che intreccia lavoro e vicende personali di intere famiglie.
Un’appassionata e accurata ricerca racconta le storie di pietra che legano Carrara e la Valle d’Aosta, seguendo le tracce dei tanti carrarini che dagli Anni ’20 attraversano il Nord Italia sulle tracce del marmo verde. La storia inizia nel 1922, quando Andrea Mascardi scorge dal treno, a tre chilometri da Chambave, un blocco di pietra blu-verde. Pochi giorni dopo torna sul luogo dell’avvistamento, munito di punta e mazzuolo, e scopre trattarsi proprio di marmo verde. Ha così inizio l’immigrazione dalla Toscana di vari cavatori in cerca di lavoro.
Interviste, testimonianze e ricerche d’archivio ricostruiscono le storie dei carrarini arrivati a Chambave, Verrayes, Saint-Denis. La passione di Renato Mannoni lo ha portato ad allargare le ricerche a tutto il territorio valdostano, tra cave e trovanti di marmo verde, per un totale di 78 siti in 21 diversi comuni. Il tutto sulle tracce di Francesco Suffredini nel 1924 e poi, a seguire, i Menegoni, i Pedroni, i Biselli e i Mannoni. E ancora gli Jacopetti, i Dalle Lucche, i Secchiari, i Castagnini, i Lucchetti, i Quadrelli, i Novani, i Mazzoni, i Meccheri; negli anni 50 arrivarono i Rossi e i Piccini, i Baccini, i Del Freo, i Musetti e ancora i Pardini, i Tonelli, gli Zeni, i Pensierini, ultimi i Lombardini… e altri ancora.